Teleseismic magnitude relations
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Abstract
RIASSUNTO - Le raccomandazioni fatte a Zurigo nel 1967, sulla determinazione
della magnitudo, hanno avuto diverse notevoli applicazioni usando valide serie
complete di valori determinati dalla magnitudo, cominciando anzitutto a servirsi
di quelli raccolti dal bollettino sismico di Uppsala. In questo modo sono
state correlate le magnitudo (in) delle onde spaziali e quelle (M) delle onde
superficiali, le une rispetto alle altre, per 12 diverse regioni sismiche diffuse
e conosciute in tutto il mondo. Si sono trovate le correzioni di M relative a tutte
le profondità focali. Sono state sviluppate formule che permettono il calcolo di
M anche dalla componente verticale dei sismografi a lungo periodo. Sono state
messe a confronto le magnitudo delle onde spaziali ottenute su registrazioni ad
alta e bassa banda di sismografi a breve periodo e ne sono state dedotte le
relazioni corrispondenti.
Sono state fatte applicazioni sia ad esplosioni nucleari sotterranee sia a
terremoti. Vengono inoltre valutate le possibilità di discriminare, servendosi della
magnitudo, le esplosioni dai terremoti, come pure - sempre dalla magnitudo -
di valutare quanto esplosivo sia stato usato. Per quanto riguarda i terremoti, vengono
studiate le relazioni fra le magnitudo delle scosse principali e quelle delle
repliche più forti. Per determinazioni più omogenee della magnitudo si suggerisce
di istituire una rete mondiale di stazioni che possa fornire il necessario sistema
d'informazioni.
della magnitudo, hanno avuto diverse notevoli applicazioni usando valide serie
complete di valori determinati dalla magnitudo, cominciando anzitutto a servirsi
di quelli raccolti dal bollettino sismico di Uppsala. In questo modo sono
state correlate le magnitudo (in) delle onde spaziali e quelle (M) delle onde
superficiali, le une rispetto alle altre, per 12 diverse regioni sismiche diffuse
e conosciute in tutto il mondo. Si sono trovate le correzioni di M relative a tutte
le profondità focali. Sono state sviluppate formule che permettono il calcolo di
M anche dalla componente verticale dei sismografi a lungo periodo. Sono state
messe a confronto le magnitudo delle onde spaziali ottenute su registrazioni ad
alta e bassa banda di sismografi a breve periodo e ne sono state dedotte le
relazioni corrispondenti.
Sono state fatte applicazioni sia ad esplosioni nucleari sotterranee sia a
terremoti. Vengono inoltre valutate le possibilità di discriminare, servendosi della
magnitudo, le esplosioni dai terremoti, come pure - sempre dalla magnitudo -
di valutare quanto esplosivo sia stato usato. Per quanto riguarda i terremoti, vengono
studiate le relazioni fra le magnitudo delle scosse principali e quelle delle
repliche più forti. Per determinazioni più omogenee della magnitudo si suggerisce
di istituire una rete mondiale di stazioni che possa fornire il necessario sistema
d'informazioni.
Article Details
How to Cite
BATH, M. (1977) “Teleseismic magnitude relations”, Annals of Geophysics, 30(3-4), pp. 300–327. doi: 10.4401/ag-4825.
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