Ricerche sul « comportamento » umano in soggetti sottoposti a « confinamento »

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L. STROLLO

Abstract

Il «confinamento» con o senza isolamento, specie quando le esigenze dei nuovi programmi comporteranno praticamente un aumento della durata dei voli spaziali, rappresenta uno dei fattori suscettibili di influenzare l'efficienza e l'integrità del cosmonauta alla stregua delle accelerazioni, della subgravità, delle radiazioni nocive, per due principali motivi:— la ristrettezza dell'abitacolo riservato all'uomo;- l'allontanamento dal globo terrestre.Tali ragioni hanno suggerito il ricorso alla preliminare sperimentazione onde poter documentare obiettivamente le possibilità ed i limiti di tolleranza umana nonché mettere in evidenza e studiare le preminenti caratteristiche che favoriscono una maggiore adattabilità.A tale scopo l'A. ha condotto, presso il Centro Studi e Ricerche di Med. Aer. e Sp. di Roma, due gruppi di indagini, uno precedente e l'altro successivo all'Aprile 1961, momento cioè che inaugura il vero volo spaziale umano.Servendosi nel primo gruppo di 10 volontari, per una durata massima di 2 giorni, e nel secondo di 70 non volontari, per una durata massima di 6 ore, egli ha studiato, con particolari accorgimenti tecnici, le manifestazioni del comportamento e i tratti della personalità.

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How to Cite
STROLLO, L. (1963) “Ricerche sul « comportamento » umano in soggetti sottoposti a « confinamento »”, Annals of Geophysics, 16(4), pp. 607–614. doi: 10.4401/ag-5253.
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OLD