Una stima del punto di fusione nel mantello della Terra
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Abstract
L'andamento della temperatura di fusione nel mantello della Terra
è (li notevole interesse, specialmente perchè rappresenta un limite superiore
della distribuzione attuale della temperatura nel mantello stesso.
Uno studio di tale questione, condotto sulla base della teoria della
fusione formulata da Lindmann (*), è stato eseguito da R. J.' Uffen (2)
nel 1952.
Peraltro i valori forniti da R. J. Uffen devono essere sottoposti a
revisione almeno per due ragioni. In primo luogo egli assume che la
temperatura di fusione alla profondità di 100 km nell'interno della Terra
sia pari a 1800°K. Questa ipotesi, t r a t t a dal cap. VII del t r a t t a t o « Internai
Constitution of the Earth », edito da B. Gutenberg (3), non ha
però alcuna base sicura. I n secondo luogo egli calcola il rapporto TJT0S,
t r a le temperature di fusione a due profondità diverse, eseguendo la
media dei valori ottenuti dalle equazioni [7J e [8] del suo lavoro. Ora
la relazione [7] è dedotta in base ad ipotesi troppo grossolane per essere
corretta.
Ricerche sulla teoria dei solidi e sulla teoria della fusione di Lindmann
sono state eseguite abbastanza recentemente dall'autore (4) (5) (6).
Da queste ricerche può essere facilmente dedotto un metodo per calcolare
il punto di fusione nel mantello della Terra. Il metodo non richiede
la conoscenza della densità locale di massa.
Con l'ipotesi, piuttosto verosimile, che la temperatura di fusione
alla profondità di 33 km corrisponda al valore medio della temperatura
massima delle lave eruttate dai vulcani, il nuovo calcolo, che utilizza
gli stessi valori della velocità delle onde sismiche usati da R. J . Uffen,
conduce ad un valore del punto di fusione alla profondità di 2898 km,
cioè alla base del mantello, pari a 4083°K, in luogo dei 5256°K ottenuti
da R. J. Uffen
è (li notevole interesse, specialmente perchè rappresenta un limite superiore
della distribuzione attuale della temperatura nel mantello stesso.
Uno studio di tale questione, condotto sulla base della teoria della
fusione formulata da Lindmann (*), è stato eseguito da R. J.' Uffen (2)
nel 1952.
Peraltro i valori forniti da R. J. Uffen devono essere sottoposti a
revisione almeno per due ragioni. In primo luogo egli assume che la
temperatura di fusione alla profondità di 100 km nell'interno della Terra
sia pari a 1800°K. Questa ipotesi, t r a t t a dal cap. VII del t r a t t a t o « Internai
Constitution of the Earth », edito da B. Gutenberg (3), non ha
però alcuna base sicura. I n secondo luogo egli calcola il rapporto TJT0S,
t r a le temperature di fusione a due profondità diverse, eseguendo la
media dei valori ottenuti dalle equazioni [7J e [8] del suo lavoro. Ora
la relazione [7] è dedotta in base ad ipotesi troppo grossolane per essere
corretta.
Ricerche sulla teoria dei solidi e sulla teoria della fusione di Lindmann
sono state eseguite abbastanza recentemente dall'autore (4) (5) (6).
Da queste ricerche può essere facilmente dedotto un metodo per calcolare
il punto di fusione nel mantello della Terra. Il metodo non richiede
la conoscenza della densità locale di massa.
Con l'ipotesi, piuttosto verosimile, che la temperatura di fusione
alla profondità di 33 km corrisponda al valore medio della temperatura
massima delle lave eruttate dai vulcani, il nuovo calcolo, che utilizza
gli stessi valori della velocità delle onde sismiche usati da R. J . Uffen,
conduce ad un valore del punto di fusione alla profondità di 2898 km,
cioè alla base del mantello, pari a 4083°K, in luogo dei 5256°K ottenuti
da R. J. Uffen
Article Details
How to Cite
P. E., V. (1960) “Una stima del punto di fusione nel mantello della Terra”, Annals of Geophysics, 13(1), pp. 79–84. doi: 10.4401/ag-5467.
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