STUDIO DI UN MOVIMENTO SISMOCO DEL BASSO TIRRENO,ORIGINANTE ALLA PROFONDITA' DI 265 KM.

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ANTONINO GIRLANDA

Abstract

Gli studi microsismici condotti sul terremoto delle
isole Lipari del 13 aprile 1938, sebbene siano concordi nell'attribuire
all'ipocentro una profondità di circa 300 km, valore eccezionale e fino
allora insospettato nella zona del Mediterraneo centro-occidentale (1),
hanno condotto a risultati discordanti in relazione alla velocità di
propagazione delle onde sismiche in corrispondenza del basso Tirreno.
Le determinazioni delle coordinate spazio-temporali, eseguite dai vari
Centri sismologici e da diversi autori, conducono a risultati assai discordanti.
Le determinazioni del B.C.I.S., della J.S.A., di Pasadena,
e, in modo particolare, una seconda determinazione di Demetrescu,
condotta sui dati di 45 stazioni, portano a conclusioni che contrastano
nettamente con i dati forniti dalle stazioni più vicine all'epicentro.
Secondo gli ultimi risultati di Demetrescu, tali stazioni avrebbero
registrato l'onda P con un anticipo eccezionale, anticipo che risulterebbe
di 12s per Trenta e Pompei, di l l s per Taranto e Bari, di 9S per
Napoli.

Article Details

How to Cite
GIRLANDA, A. (1956) “ORIGINANTE ALLA PROFONDITA’ DI 265 KM”., Annals of Geophysics, 9(2), pp. 201–217. doi: 10.4401/ag-5601.
Section
OLD