ANALISI PERIODALE APPLICATA AI MICROBAROGRAMMI

Main Article Content

F. MOSETTI

Abstract

In base ad una ricca casistica abbiamo potuto vedere
(2) che esistono dei legami fra la presenza di aree cicloniche o
di linee frontali (almeno entro una certa distanza dalla stazione registratrice)
e il tipo di microbarogrammi registrati. Tali relazioni
non vanno ricercate nelle onde microbariche a breve periodo (fino
a 5 minuti circa) che, in base a quanto abbiamo potuto vedere, risultano
dovute prevalentemente al vento, bensì nelle onde a lungo
periodo (tra 10 minuti e 2 ore circa). Tra queste oscillazioni a lungo
periodo va però fatta una distinzione essenziale a seconda che siano
in rapporto coi fronti o coi cicloni. Un fronte (2'5) dà al microbarografo
corti gruppi di oscillazioni a lungo periodo, molto ampie e
a carattere visibilmente smorzato, alle quali si sovrappongono oscillazioni
pure ampie ma a periodo brevissimo che danno un'immagine
vistosa e caratteristica della perturbazione in transito sulla stazione.
Tali oscillazioni « da fronte » iniziano, a seconda dell'energia
insita nella discontinuità, anche parecchie ore prima del passaggio
di questa sulla stazione e svaniscono più o meno lentamente; la loro
osservazione in reti di stazioni potrebbe essere di indubbia utilità,
accanto agli usuali metodi, per il tracciamento della linea frontale
e per seguirne i movimenti. Di aspetto completamente diverso sono
invece le registrazioni di oscillazioni in rapporto con aree cicloniche.
Tali onde sono praticamente sempre presenti, con maggior o minor
ampiezza e con differenti periodi, su qualunque microbarogramma :
esse formano una specie di substrato oscillante sul quale si evolvono
le altre fluttuazioni meno persistenti quali quelle a li re ve periodo
in rapporto al vento, o quelle a lungo periodo legate al passaggio dei
fronti.

Article Details

How to Cite
MOSETTI, F. (1956) “ANALISI PERIODALE APPLICATA AI MICROBAROGRAMMI”, Annals of Geophysics, 9(2), pp. 233–244. doi: 10.4401/ag-5603.
Section
OLD