LA TEORIA DELLA FOTOIONIZZAZIONE DI CHAPMAN IN ATMOSFERA NON ISOTERMA
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Abstract
Nello studio della ionizzazione negli strati alti dell'atmosfera,
cioè nella zona in cui è localizzata la ionosfera, si considera generalmente
come teoria fondamentale quella della fotoionizzazione formulata
da Chapman.
Tale teoria fu principalmente applicata al caso della formazione
dello st rato ionosferico che si forma intorno ai 100 km dal suolo,
strato E normale: in verità lo spessore dello strato E è assai piccolo,
pochi km, e perciò l'ipotesi della costanza della temperatura che la
teoria esplicitamente presuppone, almeno nell'intervallo di quote in
cui praticamente si manifesta la fotoionizzazione, si può ritenere sufficientemente
giustificata. In seguito la teoria di Chapman è stata applicata
senza modificazioni anche allo studio degli strati più alti,
strati Fi e F<, il cui spessore è abbastanza grande perché, a priori,
l'ipotesi della costanza della temperatura nelle regioni interessate
possa ritenersi senz'altro valida. D'altra parte numerose osservazioni
sperimentali e considerazioni teoriche indicano una reale e sensibile
variazione di temperatura con la quota anche se poi numericamente
gli andamenti di essa o i singoli valori misurati risultano anche assai
diversi per i vari autori : sembra provato che la temperatura, almeno
fino ad una certa (piota, debba crescere più o meno rapidamente;
a quote superiori essa può però anche assumere un valore costante
ovvero tornare a decrescere.
cioè nella zona in cui è localizzata la ionosfera, si considera generalmente
come teoria fondamentale quella della fotoionizzazione formulata
da Chapman.
Tale teoria fu principalmente applicata al caso della formazione
dello st rato ionosferico che si forma intorno ai 100 km dal suolo,
strato E normale: in verità lo spessore dello strato E è assai piccolo,
pochi km, e perciò l'ipotesi della costanza della temperatura che la
teoria esplicitamente presuppone, almeno nell'intervallo di quote in
cui praticamente si manifesta la fotoionizzazione, si può ritenere sufficientemente
giustificata. In seguito la teoria di Chapman è stata applicata
senza modificazioni anche allo studio degli strati più alti,
strati Fi e F<, il cui spessore è abbastanza grande perché, a priori,
l'ipotesi della costanza della temperatura nelle regioni interessate
possa ritenersi senz'altro valida. D'altra parte numerose osservazioni
sperimentali e considerazioni teoriche indicano una reale e sensibile
variazione di temperatura con la quota anche se poi numericamente
gli andamenti di essa o i singoli valori misurati risultano anche assai
diversi per i vari autori : sembra provato che la temperatura, almeno
fino ad una certa (piota, debba crescere più o meno rapidamente;
a quote superiori essa può però anche assumere un valore costante
ovvero tornare a decrescere.
Article Details
How to Cite
MARIANI, F. (1955) “LA TEORIA DELLA FOTOIONIZZAZIONE DI CHAPMAN IN ATMOSFERA NON ISOTERMA”, Annals of Geophysics, 8(1), pp. 59–73. doi: 10.4401/ag-5663.
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