Perturbazioni geomagnetiche, aurorali, ionosferiche e dei l'aggi cosmici : interdipendenze e relazioni con l'attività solare
Main Article Content
Abstract
In questa prima parte del Capitolo V della presente
rassegna viene esaminata la situazione fìsica dello spazio esterno alla Terra,
specialmente per quanto riguarda il campo magnetico e le particelle in esso
« intrappolate ».
Per la distribuzione del campo magnetico, vengono riportate innanzi
t u t to le deduzioni ottenute indirettamente dall'effetto di latitudine della
intensità della radiazione cosmica, con particolare riguardo al cosidetto
« equatore dei raggi cosmici », e. vengono poi illustrati i primi risultati delle
misure dirette dei campi magnetici nella esosfera eseguite a mezzo dei
satelliti e delle sonde spaziali, risultati clie, complessivamente, fanno pensare
clie il confine fra il campo geomagnetico e il campo magnetico interplanetario
sia a una distanza di 70.000-80.000 km dalla Terra.
Segue una breve descrizione delle informazioni che si possono ottenere
a mezzo dei whistlers sulla densità elettronica a distanza della Terra dell'ordine
di alcune migliaia di chilometri.
Vengono poi illustrate le caratteristiche delle fasce di radiazione di
Van Alien (morfologia, intensità, natura e spettro energetico delle particelle
che le costituiscono), nonché delle loro variazioni temporali soprattutto
in dipendenza delle perturbazioni magnetiche, e vengono brevemente passate
in rassegna alcune delle ipotesi avanzate sulla origine delle fasce.
Vengono infine illustrati, fra gli effetti geofisici delle esplosioni nucleari
in alta quota, quelli che hanno speciale attinenza con gli argomenti trattati
in questa parte, e precisamente quelli che possono fornire informazioni o
indicazioni sull'andamento delle linee di forza del campo magnetico terrestre
e sull'intrappolamento delle particelle.
rassegna viene esaminata la situazione fìsica dello spazio esterno alla Terra,
specialmente per quanto riguarda il campo magnetico e le particelle in esso
« intrappolate ».
Per la distribuzione del campo magnetico, vengono riportate innanzi
t u t to le deduzioni ottenute indirettamente dall'effetto di latitudine della
intensità della radiazione cosmica, con particolare riguardo al cosidetto
« equatore dei raggi cosmici », e. vengono poi illustrati i primi risultati delle
misure dirette dei campi magnetici nella esosfera eseguite a mezzo dei
satelliti e delle sonde spaziali, risultati clie, complessivamente, fanno pensare
clie il confine fra il campo geomagnetico e il campo magnetico interplanetario
sia a una distanza di 70.000-80.000 km dalla Terra.
Segue una breve descrizione delle informazioni che si possono ottenere
a mezzo dei whistlers sulla densità elettronica a distanza della Terra dell'ordine
di alcune migliaia di chilometri.
Vengono poi illustrate le caratteristiche delle fasce di radiazione di
Van Alien (morfologia, intensità, natura e spettro energetico delle particelle
che le costituiscono), nonché delle loro variazioni temporali soprattutto
in dipendenza delle perturbazioni magnetiche, e vengono brevemente passate
in rassegna alcune delle ipotesi avanzate sulla origine delle fasce.
Vengono infine illustrati, fra gli effetti geofisici delle esplosioni nucleari
in alta quota, quelli che hanno speciale attinenza con gli argomenti trattati
in questa parte, e precisamente quelli che possono fornire informazioni o
indicazioni sull'andamento delle linee di forza del campo magnetico terrestre
e sull'intrappolamento delle particelle.
Article Details
How to Cite
1.
MARIANI F, MOLINA F. Perturbazioni geomagnetiche, aurorali, ionosferiche e dei l’aggi cosmici : interdipendenze e relazioni con l’attività solare. Ann. Geophys. [Internet]. 1963Nov.25 [cited 2023Dec.9];16(2):161-248. Available from: https://www.annalsofgeophysics.eu/index.php/annals/article/view/5229
Issue
Section
OLD
Open-Access License
No Permission Required
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia applies the Creative Commons Attribution License (CCAL) to all works we publish.
Under the CCAL, authors retain ownership of the copyright for their article, but authors allow anyone to download, reuse, reprint, modify, distribute, so long as the original authors and source are cited. No permission is required from the authors or the publishers.
In most cases, appropriate attribution can be provided by simply citing the original article.
If the item you plan to reuse is not part of a published article (e.g., a featured issue image), then please indicate the originator of the work, and the volume, issue, and date of the journal in which the item appeared. For any reuse or redistribution of a work, you must also make clear the license terms under which the work was published.
This broad license was developed to facilitate open access to, and free use of, original works of all types. Applying this standard license to your own work will ensure your right to make your work freely and openly available. For queries about the license, please contact ann.geophys@ingv.it.